Frode milionaria a Neumünster: cinque anni di carcere per imprenditori edili!
Un imprenditore edile di Neumünster è stato condannato a cinque anni di carcere per sette milioni di euro per evasione fiscale e lavoro nero.

Frode milionaria a Neumünster: cinque anni di carcere per imprenditori edili!
Un imprenditore edile di Neumünster ha attirato l'attenzione con un caso sconvolgente di frode fiscale e previdenziale. Il 49enne è stato condannato a cinque anni di carcere dal tribunale regionale di Kiel perché negli ultimi quattro anni aveva evaso tasse per un totale di sette milioni di euro. Si tratta di importi che colpiscono sia l'Agenzia delle Entrate che le casse previdenziali e sociali dell'edilizia. Una chiara violazione delle leggi tedesche che ora ha conseguenze drastiche.
L'imputato aveva impiegato illegalmente dipendenti per diversi anni e aveva fornito fatture incomplete. Nonostante i suoi precedenti penali e il fatto che non gli è stato permesso di ricoprire la carica di amministratore delegato delle sue società, finge di essere il capo della società. Nell’aprile 2025 ci sono state vaste incursioni da parte dell’ufficio doganale principale di Kiel, nelle quali sono stati impiegati oltre 450 doganieri. Si sono spostati a Neumünster e hanno perquisito numerosi locali residenziali e commerciali dell'imputato.
Rastrellamenti e sequestri di beni
Le perquisizioni hanno avuto effetto: sono stati effettuati sequestri di beni per circa 5,6 milioni di euro, il che dimostra l'enorme quantità di tasse evase. L'imprenditore edile è stato condannato per un totale di 72 reati legati al lavoro sommerso, tra cui trattenute, appropriazione indebita di salari ed evasione fiscale. In un'altra parte del processo, l'imprenditore edile ha ammesso di aver impiegato illegalmente ucraini e di aver emesso fatture false per mantenere a galla finanziariamente la sua azienda.
Nonostante la richiesta dell'accusa di una pena di cinque anni e tre mesi, la corte ha ritenuto opportuno condannare. La difesa aveva chiesto una pena detentiva di quattro anni e dieci mesi. Alla fine, è stato concordato il minimo di cinque anni dopo che l'imputato si è scusato durante il processo e ha reso chiare dichiarazioni sui suoi crimini.
Problemi più grandi in vista
Il caso di Neumünster non è un caso isolato. Secondo un rapporto della dogana, il problema del lavoro sommerso e dell'evasione fiscale sta diventando sempre più pressante in tutta la Germania. Già nel marzo 2024 a Dortmund sono state effettuate massicce incursioni contro diverse aziende del settore della bonifica dei danni da incendi e acqua. Qui i contributi previdenziali non sono stati pagati per anni, il che ha causato danni milionari. I funzionari hanno trovato numerose prove, tra cui armi e sostanze illegali, che dimostrano che il collegamento tra lavoro illegale e altre attività criminali non può più essere ignorato.
Per affrontare questo problema è necessaria un’ampia alleanza tra dogane, polizia e investigatori fiscali. Neumünster dimostra ancora una volta quanto sia importante combattere il lavoro sommerso e l’evasione fiscale. Un buon lavoro potrebbe essere quello di agire preventivamente in futuro e comunicare informazioni chiare sui principi legali alle aziende e ai loro responsabili per evitare casi simili in futuro.