Merz resta a Berlino: riforme e politica estera al centro del dibattito
Il cancelliere Friedrich Merz discuterà i temi centrali della politica tedesca in un dibattito generale al Bundestag il 24 settembre 2025.

Merz resta a Berlino: riforme e politica estera al centro del dibattito
Oggi al Bundestag si apre un capitolo importante della politica tedesca. Il cancelliere Friedrich Merz ha deciso di non recarsi all'Assemblea generale dell'ONU a New York, ma si concentrerà interamente sulla partita casalinga a Berlino. Oggi interviene per la seconda volta in soli otto giorni in un dibattito generale. Il tema principale del dibattito è il bilancio 2026, dopo che si era già discusso del bilancio 2025. Ciò che sorprende è l'attenzione posta sulle grandi linee della politica governativa, mentre le questioni dettagliate del vasto bilancio di 3.449 pagine devono rimanere sullo sfondo. Nordsee-Zeitung riferisce che la scorsa settimana Merz ha chiesto sostegno per le riforme urgentemente necessarie nel sistema sociale e ha invitato alla pazienza nell'attuazione di queste misure.
Cosa c'è all'ordine del giorno?
Il dibattito odierno sarà dominato dagli annunci di Merz secondo cui porterà avanti le riforme non solo in autunno, ma anche nei prossimi anni. Tuttavia, i critici sottolineano che Merz dovrebbe essere specifico nel suo discorso. Al centro dell'attenzione c'è anche la politica estera: una questione centrale dovrebbe essere soprattutto le violazioni dello spazio aereo della NATO da parte della Russia. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha chiesto l’abbattimento degli aerei russi che invadono lo spazio aereo della NATO. Merz dovrà dimostrare come reagisce a questa sfida internazionale.
Le sfide della Germania
Quelli che Merz affronterà nel suo intervento sono complessi. Il Cancelliere ha già sottolineato la minaccia alla libertà derivante dalla forza militare e dalle minacce ibride. La Germania sta inoltre lottando contro l’aumento dei prezzi dell’energia e la pressione del protezionismo. Le sue parole chiariscono che vuole vedere una Germania democratica, costituzionale e socialmente giusta. L’”autunno delle riforme” è iniziato, anche in considerazione delle circostanze causate dalla guerra in Ucraina, che mette a dura prova non solo la capacità di difesa ma anche la stabilità sociale. Il governo federale ha sottolineato che per affrontare le sfide è essenziale una più stretta cooperazione con gli alleati.
I cambiamenti previsti nel sistema sociale sono cruciali: Merz ha affermato che il contratto generazionale deve essere ripensato per non imporre ulteriori oneri ai giovani. Ci sono notizie positive per quanto riguarda l’accesso all’asilo, che lo scorso anno è stato ridotto del 60%. Queste misure potrebbero far parte di un piano più ampio volto ad aumentare la fiducia nella politica in generale.
La politica estera di Merz
Nei suoi primi mesi da cancelliere, Friedrich Merz cerca di rendere la Germania visibile a livello internazionale. L’interesse di personaggi come Donald Trump e Vladimir Putin nel parlare con Merz la dice lunga sulla sua influenza. Ha scelto un linguaggio chiaro e spesso diretto per affrontare le questioni: ad esempio, ha menzionato molto chiaramente le azioni di Israele in Iran. I rischi di questa strategia non vanno sottovalutati perché lo rende vulnerabile. RND sottolinea che Merz è percepito come un rappresentante degli interessi tedeschi e che la popolarità del suo partito, la CDU, è in aumento nei sondaggi.
Con l’imminente vertice NATO-UE, Merz sarà sfidato anche a livello internazionale. Le sfide non riguardano solo la politica estera, ma riguardano anche la politica interna: il finanziamento delle misure di sostegno economico previste è ancora in sospeso e diventerà una questione centrale nelle prossime settimane.
Oggi al Bundestag viene definita la rotta politica e tutti gli occhi sono puntati su Merz, che dovrà sicuramente mostrare molto coraggio per attuare con successo le prossime riforme e tenere unita la sua coalizione. Forse il futuro della Germania è nelle mani di questo cancelliere che, nonostante le critiche, punta sul vantaggio del casalingo.