Renania-Palatinato: siriani in pericolo – rimpatrio o deportazione?

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La Renania-Palatinato discute del ritorno dei rifugiati siriani e degli effetti sull'assistenza sanitaria il 4 novembre 2025.

Rheinland-Pfalz diskutiert über Rückkehr syrischer Flüchtlinge und Auswirkungen auf die Gesundheitsversorgung am 4.11.2025.
La Renania-Palatinato discute del ritorno dei rifugiati siriani e degli effetti sull'assistenza sanitaria il 4 novembre 2025.

Renania-Palatinato: siriani in pericolo – rimpatrio o deportazione?

Negli ultimi giorni il dibattito sul ritorno dei profughi siriani in Germania ha acquisito slancio. Si registra una tendenza preoccupante alle deportazioni, soprattutto nella Renania-Palatinato. Attualmente sono circa 28.000 i cittadini siriani registrati nello Stato, di cui 580 considerati obbligati a lasciare il Paese, spesso per problemi di salute o per mancanza di documenti. Lo riporta SWR, che sottolinea anche che il numero di domande di asilo in Renania-Palatinato è diminuito drasticamente nel 2023.

Nel 2023, alla fine di ottobre, solo 4.270 rifugiati avevano presentato domanda di asilo, mentre nel 2022 erano più del doppio. Questa diminuzione può essere osservata anche tra gli ucraini appena arrivati. Nel 2024 ne sono state immatricolate più di 11.000; quest'anno finora sono solo circa 7.700.

Medici e infermieri siriani al centro dell'attenzione

Janosch Littig (Verdi), segretario di Stato presso il Ministero dell'Integrazione della Renania-Palatinato, sottolinea in particolare l'importanza dei medici e degli infermieri siriani per il sistema sanitario. Alla fine del 2024 erano attivi nella Renania-Palatinato circa 470 medici siriani e a livello nazionale ce ne sono circa 7.000. Questi professionisti sono urgentemente necessari per garantire l’assistenza medica.

Littig chiede al governo federale di creare opportunità affinché i siriani possano intraprendere viaggi esplorativi senza mettere a repentaglio il loro status protetto in Germania. Ha osservato che alcune regioni della Siria sono pesantemente devastate, mentre altre sono meno colpite dal conflitto. Il rendimento va quindi valutato attentamente.

Reazioni e preoccupazioni politiche

Il panorama politico è diviso. Il cancelliere Merz è del parere che molti siriani vorrebbero ritornare volontariamente in patria, ma i criminali dovrebbero essere deportati. Questo approccio crea una accesa discussione. Il ministro degli Esteri Wadephul lancia un appello a tutti i soggetti coinvolti affinché si allenti il ​​dibattito e si adotti una visione differenziata della situazione dei rimpatriati.

Resta da vedere come si svilupperanno i diritti e il benessere dei rifugiati siriani nell’attuale clima politico. Un approccio coraggioso potrebbe portare a lasciare la Germania importanti lavoratori qualificati, il che potrebbe avere un impatto notevole, soprattutto nel settore sanitario.

In un momento in cui molti settori sono in difficoltà per i lavoratori, è ancora più importante lavorare su soluzioni che soddisfino le esigenze sia degli Stati che dei rifugiati. Questa non è solo una questione economica, ma riguarda anche il benessere di molte persone che cercavano protezione e una nuova casa in Germania.