Blocchi alle frontiere in Polonia: proteste dei cittadini contro la politica tedesca sui rifugiati!

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Le proteste in Polonia bloccano i valichi di frontiera a causa della politica tedesca sui rifugiati. Tensioni e critiche ai respingimenti.

Proteste in Polen blockieren Grenzübergänge wegen deutscher Flüchtlingspolitik. Spannungen und Kritik an Pushbacks.
Le proteste in Polonia bloccano i valichi di frontiera a causa della politica tedesca sui rifugiati. Tensioni e critiche ai respingimenti.

Blocchi alle frontiere in Polonia: proteste dei cittadini contro la politica tedesca sui rifugiati!

Attualmente ci sono inequivocabili proteste nelle strade e ai confini. Negli ultimi giorni numerosi manifestanti si sono riuniti in Polonia per mobilitarsi contro la politica tedesca sui rifugiati. Giovedì circa 40 persone con bandiere polacche hanno bloccato il valico di frontiera di Ahlbeck, seguita domenica da un'azione simile al valico di Lubieszyn. Queste proteste sono organizzate dall’iniziativa Flota Swinoujscie e trovano sostegno negli ambienti di destra, il che infiamma ulteriormente la situazione. L'atmosfera al confine con il Meclemburgo-Pomerania Anteriore è tesa, come dimostrano le segnalazioni di viaggiatori che consigliano ad altri di viaggiare prima delle 18:00. per evitare conflitti. Corriere del Nord descrive che c'è una forte insoddisfazione tra i residenti, soprattutto a causa del respingimento da parte della polizia federale dei rifugiati entrati illegalmente.

Le proteste in Polonia non sono isolate. La richiesta di cambiamento si fa sempre più forte anche in Germania. A Gottinga l’iniziativa Seebrücke sta pianificando un’azione di protesta su larga scala all’insegna del motto “Lasciamo tracce”. Questo evento si svolgerà domenica e segue il concetto di una protesta senza contatto a causa dell'attuale situazione Corona. I partecipanti dovrebbero attraversare individualmente la piazza ogni minuto e utilizzare impronte colorate o scarpe vuote come simbolo della politica sui rifugiati. L'obiettivo degli organizzatori? Inviare un messaggio chiaro al governo federale e all’UE e sottolineare le condizioni catastrofiche in cui versano oltre 40.000 persone nei campi profughi sulle isole greche. Gottinga Tageblatt rapporti su azioni simili pianificate parallelamente in altre città tedesche.

Conflitti di frontiera e respingimenti

La situazione alle frontiere è ulteriormente complicata dalla politica migratoria dell’UE. I pushback, ovvero i respingimenti violenti dei migranti che vogliono chiedere asilo, sono all’ordine del giorno e violano il diritto dell’UE e la Convenzione di Ginevra sui rifugiati. Il numero di migranti provenienti dall’Afghanistan è aumentato negli ultimi anni, soprattutto da quando i Talebani sono saliti al potere. Mentre i paesi dell’Europa meridionale chiedono una distribuzione più equa dei rifugiati, i paesi dell’Europa orientale come Polonia e Ungheria continuano a fare affidamento su misure di isolamento. L'Europa in classe descrive che dodici Stati dell’UE vogliono barriere fisiche alle loro frontiere esterne, il che solleva la questione di come conciliare i valori umanitari con il perseguimento della sicurezza nazionale.

Da non dimenticare è il ruolo della polizia federale, che recentemente ha catturato cinque yemeniti e arrestato i loro trafficanti. Il dibattito sul respingimento dei richiedenti asilo alle frontiere rimane teso, mentre le notizie di “cacce all’uomo” e “giustizia vigilante” ai valichi di frontiera alimentano le preoccupazioni di residenti e attivisti. La questione non è solo locale, ma ha dimensioni europee che non possono essere ignorate.