Futuro del Marienviertel: FDP discute di progetti abitativi e aiuti ai rifugiati!

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Delmenhorst: L'FDP discute del futuro del Marienviertel e degli alloggi per i rifugiati. Progetti e sfide importanti per il 2025.

Delmenhorst: FDP diskutiert Zukunft des Marienviertels und Geflüchtetenunterkunft. Wichtige Pläne und Herausforderungen 2025.
Delmenhorst: L'FDP discute del futuro del Marienviertel e degli alloggi per i rifugiati. Progetti e sfide importanti per il 2025.

Futuro del Marienviertel: FDP discute di progetti abitativi e aiuti ai rifugiati!

Nelle ultime settimane si è intensificata la discussione sul futuro del Marienviertel e degli alloggi per i rifugiati presso la St.-Josef-Stift di Delmenhorst. Il comitato esecutivo distrettuale dei liberali di Delmenhorst, sotto la guida del leader distrettuale della FDP Claus Hübscher, si è occupato intensamente di queste questioni. Ancora Corriere Weser riferito, è stata sottolineata la necessità di ripensare il dormitorio dei profughi, che doveva essere temporaneo. I milioni di euro investiti nell’edificio fatiscente del monastero non dovrebbero essere utilizzati per la demolizione.

A Delmenhorst il bisogno di spazio abitativo e di posti in cui soggiornare è ancora urgente. Il leader del distretto della FDP chiede quindi che siano sviluppate soluzioni innovative per contrastare la carenza di alloggi. Attualmente stiamo pensando di costruire case multigenerazionali sul modello del quartiere municipale. Inoltre, l'idea di creare appartamenti per studenti o tirocinanti sul sito di Wollepark potrebbe essere perseguita ulteriormente.

La struttura di accoglienza per i rifugiati rimane operativa

Ma non ci sono solo le misure strutturali all’ordine del giorno. Importanti novità sono state presentate anche dall'attuale struttura di accoglienza per profughi nel Marienviertel, in occasione di un evento informativo a cui hanno partecipato sindaci, operatori e rappresentanti del governo distrettuale. Forte dorsten-online La struttura, inaugurata nel 2022 dopo l’attacco russo all’Ucraina, continuerà a funzionare per un altro anno. Inizialmente l'utilizzo era previsto fino al 31 marzo 2022, ma il completamento di un piano di sviluppo è stato ritardato, il che ha portato alla proroga.

Attualmente nella struttura sono ospitati circa 260 rifugiati, provenienti soprattutto dall’Ucraina. Esiste la possibilità teorica di espandere la capacità a 650 posti in caso di emergenza. La città ha inoltre introdotto un limite massimo di 300 persone per consentire l'ingresso ad altre persone in cerca di protezione, provenienti soprattutto da Afghanistan, Iran, Iraq, Turchia e Siria. La struttura si è ben integrata nel quartiere e gode di un alto livello di accettazione.

Sfide e integrazione

La questione degli alloggi non è importante solo per i rifugiati. Secondo le risultanze dell Difu Lo spazio abitativo è un bisogno fondamentale essenziale per l’integrazione delle persone appena arrivate. Il mercato immobiliare è particolarmente teso nelle grandi città, mentre nelle città piccole e medie, che spesso soffrono di sfitti, le sfide sono di natura completamente diversa. Per realizzare la transizione verso un’edilizia stabile sono necessari concetti comunali e alleanze con l’industria dell’edilizia abitativa.

 

Considerata questa situazione complessa, resta da vedere quali misure verranno effettivamente attuate e come i diversi attori – dai politici agli operatori fino ai vicini – potranno collaborare per far fronte sia alla grave carenza di alloggi che ai bisogni dei rifugiati. Per rendere il Marienviertel e l’area circostante a prova di futuro sono necessarie prospettive chiare e soluzioni innovative.