Peste suina africana: restano le zone di esclusione, pericolo per gli animali!
9 luglio 2025: dibattito al Bundestag, anniversario della NATO e nuovi sviluppi sulla peste suina africana in Renania-Palatinato.

Peste suina africana: restano le zone di esclusione, pericolo per gli animali!
Nella Renania-Palatinato la situazione relativa alla peste suina africana (PSA) resta tesa. Nonostante le misure intensive, le zone di esclusione e i recinti rimangono attivi poiché la malattia rappresenta ancora oggi una minaccia per le popolazioni di suini. Sebbene la PSA sia innocua per gli esseri umani, è quasi sempre fatale per i suini. Uno spread potrebbe avere enormi conseguenze economiche per l’agricoltura, motivo per cui le autorità rimangono vigili. Così notizie quotidiane le intense misure educative e di monitoraggio segnalate dal Ministero federale dell'alimentazione e dell'agricoltura (BMEL) portano a un controllo rigoroso.
La peste suina africana, che ha avuto origine in Africa e ha avuto i suoi primi focolai in Georgia dal 2007, negli ultimi anni si è diffusa in modo significativo in tutta Europa. I sospetti comuni tra i fattori di rischio sono l’elevata densità di cinghiali e l’inadeguata biosicurezza in paesi come la Repubblica Ceca e la Polonia. Gli eventi attuali in questi paesi vicini aumentano il rischio di un'introduzione in Germania, che porta sulla scena anche gli investigatori della Renania-Palatinato. IL Istituto Friedrich Loeffler ha quindi sottolineato in passato l'importanza di una diagnosi precoce più rapida per isolare rapidamente tali focolai.
Misure ed effetti della PSA
Per contenere la diffusione della PSA, nella zona colpita sono state istituite estese zone di esclusione. Queste includono non solo barriere fisiche sotto forma di recinzioni, ma anche severe restrizioni alla circolazione dei suini vivi e dei loro prodotti. L’ultima grande diffusione si è verificata nella regione del Brandeburgo, dove nel 2024 sono stati documentati alcuni focolai. Ma si sono già verificati ingressi nella Renania-Palatinato; Nell’agosto 2024, tra l’altro, è diventato noto un caso che ha suscitato enorme preoccupazione. Le regioni colpite sono sotto costante osservazione a causa del rischio di infezione BMEL spiegato.
La formazione del personale specializzato, l’informazione agli agricoltori e la cooperazione con i paesi vicini sono altre misure importanti nella lotta contro la PSA. Il feedback dei paesi vicini e il coordinamento nella lotta contro le malattie animali sono di grande importanza per ridurre al minimo i rischi imminenti per l’agricoltura nazionale.
Stabilità nonostante le sfide
A prima vista la situazione può sembrare preoccupante, ma grazie all’intensa collaborazione tra il governo federale, i Länder e i proprietari di animali colpiti si stanno facendo progressi. Sebbene l'eccellente infrastruttura dei trasporti tedesca presenti rischi di introduzione, garantisce anche un'azione e una reazione rapide da parte degli specialisti coinvolti nella lotta contro la malattia.
Nonostante le circostanze difficili, ci sono anche notizie positive: il traffico marittimo sulla Mosella è potuto riprendere dopo il giro di prova, cosa che ha aperto nuove prospettive economiche per i comuni vicini. Ad esempio, a Ingelheim si terrà anche una conferenza stampa sull'ASP per favorire lo scambio tra i soggetti interessati. Ciò dimostra che gli sforzi per affrontare la peste suina africana vengono affrontati con mano buona.