Hannover nella controversia sulla discriminazione: sconto parrucchiere per chi porta il velo!
Un parrucchiere di Hannover offre uno sconto per le donne che indossano il velo, ma scatena il dibattito sulla discriminazione e sulla parità di trattamento.

Hannover nella controversia sulla discriminazione: sconto parrucchiere per chi porta il velo!
Ad Hannover un parrucchiere fa scalpore con la sua campagna di sconti speciali per le donne che indossano il velo. Il mercoledì il salone offre uno sconto enorme del 40% su tutti i servizi, ma solo per le donne che indossano il velo. Questa campagna pubblicitaria ha ora convinto una donna di 82 anni senza velo a contattare l'agenzia antidiscriminazione perché si sentiva discriminata. La sua denuncia ha scatenato un dibattito legale sulla discriminazione basata sulla religione, considerata ai sensi della legge generale sulla parità di trattamento (AGG). Secondo il Welt, l'agenzia antidiscriminazione riceve anche il sostegno di studiosi di diritto che valutano l’azione come possibile disparità di trattamento.
Il proprietario del salone, Celal Kilic, è un curdo musulmano che vuole utilizzare questa campagna per attirare l'attenzione su un nuovo piano del suo salone. Questo piano è riservato esclusivamente alle donne, in modo che le donne musulmane possano sentirsi a proprio agio in uno spazio sicuro. Kilic spiega che nella regione mancano opportunità per le donne con il velo e spera di utilizzare questa iniziativa per unire le persone e creare un'atmosfera aperta senza che nessuno si senta svantaggiato.
Valutazione giuridica e contesto sociale
Il quadro giuridico per tali sconti è complesso. Il professor Gregor Thüsing dell'Università di Bonn definisce lo sconto come una “disparità di trattamento indiretta” ai sensi dell'AGG. Sottolinea che, sebbene l'attributo “velo” non sia menzionato esplicitamente nella legge, è tuttavia strettamente legato a determinate credenze religiose. L'avvocato costituzionale Volker Boehme-Neßler vede lo sconto come una chiara discriminazione senza alcuna giustificazione oggettiva. Sottolinea che un ambiente protetto dovrebbe essere possibile anche per le donne senza velo, il che alimenta ulteriormente la discussione sulla parità di trattamento LTO.
Inoltre si discute in che misura gli sconti per determinati gruppi, come gli anziani o i bambini, siano giuridicamente giustificati per promuovere la loro partecipazione sociale. D’altro canto, lo sconto riservato alle sole donne con il velo potrebbe essere considerato discriminatorio, anche se indica esigenze di protezione. Si discute se e come lo sconto aiuti a compensare le discriminazioni nella vita professionale, tema già affrontato in diversi lavori accademici, come nell'analisi di Elisabeth Holzleithner, che affronta i conflitti legati al velo De Gruyter.
Nel complesso resta da vedere come si svilupperanno le controversie legali e se il parrucchiere potrà mantenere la sua campagna di sconti o se saranno necessari cambiamenti per garantire la parità di trattamento a tutti i clienti.