Il ministro dell'Ambiente chiede il divieto delle sigarette elettroniche usa e getta: un passo verso la protezione!
Il ministro federale dell'Ambiente Schneider chiede il divieto delle sigarette elettroniche usa e getta per ridurre al minimo i rischi per l'ambiente e la salute.

Il ministro dell'Ambiente chiede il divieto delle sigarette elettroniche usa e getta: un passo verso la protezione!
In un dibattito democratico che pone chiaramente l'accento sulla tutela dell'ambiente e sulla sicurezza dei consumatori, il ministro federale dell'ambiente Carsten Schneider si è espresso a favore del divieto delle sigarette elettroniche usa e getta. Durante una seduta al Bundestag si è appreso che il governo federale, su iniziativa della CDU/CSU e dell'SPD, intende esaminare il quadro giuridico per un simile divieto. Schneider ha sottolineato che questa era la sua chiara preferenza prima che le incertezze giuridiche dovessero essere chiarite, come riportato da Zeit.de.
Le sigarette elettroniche usa e getta sono ora sotto accusa, non solo per motivi di salute ma anche per le loro proprietà inquinanti. L’anno scorso il Consiglio federale aveva chiesto un divieto, ma il governo federale inizialmente lo aveva respinto perché le questioni giuridiche rimanevano ancora aperte. Paesi come Belgio, Francia e Regno Unito hanno già adottato divieti generali su questi prodotti, mentre in Germania vengono consumate ogni anno oltre 60 milioni di sigarette elettroniche usa e getta, il che è visto come una seria minaccia per le persone, l’ambiente e l’economia.
Tutela dell'ambiente e gestione dei rifiuti
Il problema è particolarmente aggravato dallo smaltimento improprio dei dispositivi monouso. Questi dispositivi contengono batterie agli ioni di litio, la cui gestione errata non solo porta alla produzione di rifiuti elettronici, ma comporta anche un notevole rischio di incendio nei centri di riciclaggio. Secondo Heise.de, i danni causati da uno smaltimento improprio delle batterie agli ioni di litio causano costi annuali nell'ordine di milioni di tre cifre.
"Le sigarette elettroniche usa e getta non rappresentano solo un rischio per la salute, ma rappresentano anche un pericolo significativo per il nostro ambiente", spiega Barbara Metz dell'Aiuto ambientale tedesco. Questi dispositivi spesso finiscono nella spazzatura o addirittura vengono smaltiti all'aperto, dove possono rilasciare i loro ingredienti nocivi nella natura. Microplastiche e sostanze chimiche tossiche come litio e nicotina inquinano il suolo e l’acqua, mettendo in pericolo non solo la fauna selvatica ma anche la salute umana, secondo quanto riportato da Vzhh.de.
Consumatori e prospettive future
Con un volume di mercato stimato nel 2023 di 2,4 miliardi di euro, di cui il 10% sarà costituito da prodotti usa e getta, il business delle sigarette elettroniche sembra continuare ad aumentare. Tuttavia, la percentuale di prodotti usa e getta sta diminuendo, passando dal 40% nel 2022 all’attuale 10%. Ciò potrebbe essere dovuto anche alla crescente consapevolezza ambientale e allo spostamento verso dispositivi ricaricabili.
A partire da luglio 2024 sono previste nuove normative: i consumatori possono restituire le sigarette elettroniche dove sono state acquistate. Ma al momento i resi sono possibili solo nei negozi più grandi. Il governo federale e i rappresentanti dell’industria avvertono di un possibile aumento del commercio illegale se i prodotti usa e getta venissero effettivamente vietati.
I prossimi mesi saranno cruciali per il futuro delle sigarette elettroniche usa e getta in Germania, soprattutto se la Commissione UE commenterà la prevista modifica della legge. Il Consiglio federale ha già avviato una modifica della legge sulle apparecchiature elettriche ed elettroniche, la cui entrata in vigore è prevista per l'inizio del 2026. I produttori devono prepararsi al fatto che in futuro saranno ritenuti più responsabili, non solo per quanto riguarda gli obblighi di riciclaggio, ma anche per quanto riguarda l'utilizzo di materie prime secondarie.
L’argomento rimane interessante e si sta sviluppando rapidamente. Consumatori, ambientalisti e politici farebbero bene a tenere d'occhio questo tema caldo, perché un ripensamento è più che atteso.