Mostre scioccanti a Rostock: svelati gli abusi sui bambini della RDT!

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Scoprite le mostre itineranti a Rostock sugli abusi nelle case della DDR, visibili fino al 22 agosto.

Entdecken Sie die Wanderausstellungen in Rostock über Misshandlungen in DDR-Heimen, die bis zum 22. August zu sehen sind.
Scoprite le mostre itineranti a Rostock sugli abusi nelle case della DDR, visibili fino al 22 agosto.

Mostre scioccanti a Rostock: svelati gli abusi sui bambini della RDT!

Il Centro di documentazione e memoriale di Rostock sta attualmente attirando l'attenzione su capitoli dolorosi del passato. Due mostre itineranti intitolate “Motivo di ammissione: loitering” e “Blackbox home education” affrontano il grave maltrattamento dei bambini nella DDR. Forte NDR Complessivamente oltre 135.000 bambini e giovani hanno trascorso la loro vita nelle cosiddette “case speciali per bambini” e in strutture chiuse come i reparti di venereologia. Queste istituzioni non avevano solo lo scopo di fornire ai giovani un’educazione socialista, ma erano spesso accompagnate da estrema violenza.

Particolarmente inquietante è la storia di Jana Mendes Bogas, testimone contemporanea che descrive le sue esperienze nell'orfanotrofio e nei reparti di venereologia. Sua madre è stata incarcerata per motivi politici, rendendo impossibile il contatto tra i due. Dal 1982 al 1987, Mendes Bogas ha vissuto in diversi istituti, tra cui il centro giovanile di Torgau, dove lei e i suoi coetanei sono stati esposti a violenza fisica, psicologica e sessuale. L'atmosfera di sorveglianza e la mancanza di privacy durante le visite mediche nel reparto venereologico di Lipsia-Thronberg mostrano la disumanità che spesso faceva parte della vita quotidiana.

Il ruolo dei reparti venereologici

I reparti di venereologia della DDR furono istituiti appositamente per curare ragazze e donne dai 12 anni in su sospettate di malattie sessualmente trasmissibili. Un regime rigido e la pratica dei ricoveri forzati caratterizzano questi istituti fin dagli anni Sessanta. Mentre nella Repubblica Federale Tedesca i reparti chiusi venivano istituiti solo per persone con malattie accertate, nella DDR era sufficiente il semplice sospetto per il ricovero. Questa misura coercitiva non è stata solo coordinata dal Ministero della Salute, ma anche monitorata dal Ministero per la Sicurezza dello Stato (MfS). bpb chiarito.

Nei reparti chiusi la vita quotidiana era molto difficile: la durata della degenza variava solitamente dalle quattro alle sei settimane, ma in casi estremi poteva durare fino a dodici settimane. Molti degli internati non ricevettero cure mediche adeguate: in un caso, delle 235 donne ricoverate con la forza ad Halle, circa il 70% non ricevette alcuna terapia, anche se una percentuale significativa era risultata infetta.

Elaborazione e supporto

Nonostante la gravità dei reati, il trattamento di questi abusi domestici è lungi dall'essere completo. Molte persone colpite hanno difficoltà a parlare delle loro esperienze quando invecchiano, il che rende più difficile venire a patti con loro. La mostra in corso a Rostock mira a rendere pubblici proprio questi temi e a creare uno spazio per la memoria e il dialogo. Le mostre potranno essere visitate a Rostock fino all'11 agosto e poi nel municipio di Rostock fino al 22 agosto. Gli interessati e le persone colpite possono anche rivolgersi ai centri di consulenza del Meclemburgo-Pomerania Anteriore o al rappresentante statale per venire a patti con la dittatura della SED.

Un altro segno di ricordo è la possibilità per coloro che sono stati deportati con la forza di chiedere un risarcimento al confine interno della Germania a partire da luglio. Resta da sperare che prima o poi i tabù prevalenti vengano infranti e che il destino delle persone colpite venga riconosciuto in tutte le sue implicazioni: la strada verso la guarigione è lunga, ma ogni processo per affrontarla è un passo importante nella giusta direzione.