Scandalo Nord Stream 2: Schwesig è sotto forte pressione!
Nella commissione d'inchiesta a Schwerin il primo ministro Schwesig viene interrogato sulla Fondazione per il clima e sul Nord Stream 2.

Scandalo Nord Stream 2: Schwesig è sotto forte pressione!
Venerdì ci sarà un'importante conclusione in seno alla commissione investigativa per chiarire gli eventi legati al controverso gasdotto Nord Stream 2 e alla relativa fondazione per la protezione del clima. La premier Manuela Schwesig viene interrogata come testimone e deve porre, tra l'altro, domande critiche sul suo ruolo e sulle dichiarazioni da lei rilasciate.
In un recente comunicato stampa la Cancelleria di Stato di Schwerin ha risposto alle accuse riprese in un articolo di t-online. Nell’articolo intitolato “I testimoni smentiscono la storia di Schwesig” si legge che la Cancelleria di Stato ha affermato che il Primo Ministro sarebbe venuto a conoscenza dell’idea della fondazione solo il 5 novembre 2020. Il portavoce del governo Andreas Timm ha però chiarito che questa affermazione non è vera. Egli ha sottolineato che non è mai stato affermato che Schwesig avesse sentito parlare per la prima volta dell'idea della fondazione in quella data.
Lo sfondo della fondazione
Il dibattito sulla Fondazione per la Protezione del Clima e sulla costruzione del Nord Stream 2 è sotto una luce particolarmente critica. Matthias Warnig, ex amministratore delegato della Nord Stream 2 AG e confidente di Vladimir Putin, ha messo in dubbio la rappresentanza del governo regionale guidato da Schwesig. Secondo Warnig la fondazione è stata fondata come organizzazione di copertura affinché il gasdotto potesse essere completato nonostante la minaccia delle sanzioni statunitensi. La questione è stata sollevata in vari aspetti nella commissione per la pubblica istruzione, il che non facilita la situazione per Schwesig e il suo team. L'ex cancelliere Gerhard Schröder ha recentemente deciso di non testimoniare a breve termine a causa di una malattia.
Warnig ha riferito che l'idea di fondare la fondazione è nata nel settembre 2020 nel dipartimento legale di Nord Stream 2 AG. Anche Christian Pegel, ministro dell’Energia dal 2020 al 2021, è sotto pressione. Perché le dichiarazioni di Warnig mettono a dura prova le sue precedenti assicurazioni sull'indipendenza della fondazione da Nord Stream 2 AG. Pegel aveva affermato che gli statuti della Fondazione per il Clima avrebbero dovuto essere elaborati senza avvocati esterni, cosa che Warnig nega.
Dimensioni finanziarie
Il comitato ha chiarito che negli ultimi anni la fondazione ha assegnato contratti per un valore totale di circa 160 milioni di euro. Sebbene il gasdotto sia stato completato nell’autunno del 2021, ad oggi non è stato messo in funzione. Ciò solleva interrogativi sulle reali intenzioni e sulla trasparenza della creazione e del finanziamento della fondazione.
La commissione d'inchiesta, che dovrebbe durare un anno intero, è guidata dall'opposizione giamaicana (CDU, Verdi, FDP). Si può presumere che Gerhard Schröder sarà nuovamente chiamato a testimoniare quando si tratterà di chiarire ulteriormente gli eventi riguardanti la fondazione e il Nord Stream 2.
Le prossime udienze in commissione si preannunciano estremamente entusiasmanti. Sarà interessante vedere se il primo ministro resisterà alle accuse e quali conseguenze avranno le dichiarazioni di Warnig. Resta da sperare che la verità venga alla luce e che tutte le persone coinvolte si assumano la responsabilità delle proprie azioni.