Scandalo razzista a Cipro: la polizia di Gottinga indaga sui cineasti!
La polizia di Gottinga indaga su video razzisti di vacanzieri tedeschi a Cipro; conseguenze legali non chiare.

Scandalo razzista a Cipro: la polizia di Gottinga indaga sui cineasti!
Nei giorni scorsi ha suscitato indignazione un video razzista che mostrava giovani uomini a Cipro. La polizia di Gottinga ha avviato le indagini dopo che il portavoce del pubblico ministero di Gottinga, Andreas Buick, ha visto il video. Mostra un gruppo di uomini ad Ayia Napa, alcuni dei quali sono visti con bottiglie in mano e due dei quali sono visti a torso nudo. Almeno due uomini hanno scandito slogan razzisti, inclusa la parola N, e una persona ha fatto un gesto che ricorda il saluto nazista. Lo scenario è preoccupante e ci si chiede fino a che punto arriveranno le conseguenze.
Il video è stato inizialmente condiviso in un gruppo Snapchat privato con il nome “Agia Napa 2025” prima di essere rilasciato al pubblico. Un punto cruciale è che solo la persona che ha filmato il video potrebbe essere perseguita secondo il diritto penale tedesco. I membri del gruppo maschile che hanno rilasciato dichiarazioni razziste non possono essere perseguiti legalmente in Germania. Secondo l'articolo 3 del codice penale, il diritto penale tedesco si applica solo agli atti che hanno luogo all'interno del paese. È interessante vedere se le autorità cipriote stanno attualmente indagando, poiché le dichiarazioni a sfondo razziale potrebbero essere punibili a Cipro come incitamento pubblico all'odio e alla violenza.
Conseguenze anche per altri incidenti
Episodi simili si sono verificati di recente a Sylt, dove un altro video mostra dei giovani che gridano slogan razzisti sulle note di “Làmour Toujours”. Anche il commissario per la sicurezza dello Stato ha avviato indagini qui. Secondo la polizia di Flensburg potrebbero essere identificati altri sospetti. Il politico dell'SPD Sawsan Chebli ha espresso preoccupazione per il comportamento degli autori del reato, i quali, a suo avviso, si sentono al sicuro.
L'avvocato Sören Grigutsch ha spiegato che gli slogan recitati potrebbero essere classificati come incitamento all'odio ai sensi della sezione 130 del codice penale. Se condannate, le persone di età superiore ai 21 anni rischiano pene detentive da tre mesi a cinque anni. Gli adolescenti tra i 18 e i 20 anni sono soggetti alla legge penale minorile o per adulti, mentre i giovani tra i 14 e i 17 anni sono soggetti ad altre sanzioni, ma si tratta sempre dello stesso reato.
La linea sottile della libertà di espressione
Come nel sistema giuridico tedesco, la libertà di espressione è al centro di questi dibattiti. Si tratta di un diritto umano fondamentale indispensabile per l’ordine democratico. Tuttavia, non è considerato un lasciapassare per la diffamazione e gli slogan razzisti. La Convenzione delle Nazioni Unite sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale (ICERD) obbliga gli stati contraenti come la Germania a punire la diffusione di idee razziste, una circostanza che non deve essere trascurata.
L'Istituto per i diritti umani sottolinea che sono possibili anche misure normative per proteggere la popolazione dalla propaganda razzista. Soprattutto in un momento in cui cresce la consapevolezza del razzismo e della discriminazione, è fondamentale tracciare confini chiari e riconoscere la responsabilità di ogni individuo. L’educazione civica e gli interventi contro le dichiarazioni razziste sono componenti centrali di una società rispettosa.
Gli sviluppi degli incidenti di Cipro e Sylt dimostrano chiaramente che è giunto il momento che la società prenda una posizione chiara contro le dichiarazioni razziste.