Trump e Putin in Alaska: vertice tra speranza e divisione!
Il presidente degli Stati Uniti Trump e Putin si incontrano in Alaska il 15 agosto 2025 per negoziare il conflitto in Ucraina e ridurre le tensioni.

Trump e Putin in Alaska: vertice tra speranza e divisione!
Il 15 agosto 2025, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump incontrerà il suo omologo russo Vladimir Putin in Alaska. Lo scopo di questo incontro è quello di condurre negoziati su una possibile pace nel conflitto in Ucraina. È già evidente che questo vertice sta riscaldando gli animi politici a Washington, lasciando la nazione divisa. Mentre la senatrice democratica Jeanne Shaheen accusa Trump di non aver imposto nuove sanzioni contro la Russia, la senatrice repubblicana Lindsey Graham sostiene la strategia del presidente. Crede nella risoluzione del conflitto da una posizione di forza. Secondo az-online.de, il vertice potrebbe avere varie conseguenze, come il mantenimento da parte della Russia della regione del Donbass e della Crimea o la cessione di parti di Kherson e Zaporizhia.
Quali sembrano essere le richieste di Putin? Questi includono, tra le altre cose, la neutralità dell’Ucraina, la riduzione delle forze armate ucraine e l’abbandono delle aspirazioni della NATO. All’ordine del giorno figurano anche la revoca delle sanzioni occidentali e il ritiro da quattro regioni parzialmente occupate. Ma Trump ha anche fatto un annuncio chiaro: dà a Putin un termine di 50 giorni per raggiungere un accordo, altrimenti ci saranno dazi al 100% su tutti i partner commerciali della Russia, come riporta zdf.de.
Tensioni politiche e preparativi militari
In mezzo a questi sforzi diplomatici, l’attività militare in Ucraina è aumentata. La notte dopo i commenti di Trump sui colloqui con Putin, l'esercito russo ha lanciato un massiccio attacco contro l'Ucraina con 728 droni e 13 missili. Lo stesso Trump ha osservato che queste telefonate con Putin erano di scarsa importanza, pur criticando i continui attacchi della Russia. Nel frattempo il ministro federale della difesa Boris Pistorius chiede che anche altri partner della NATO contribuiscano attivamente al finanziamento dei sistemi di difesa aerea Patriot, il che dimostra quanto seriamente venga presa la situazione della sicurezza nell’Europa orientale.
Come si posizionerà la NATO in questo conflitto? Il segretario generale della NATO Mark Rutte ha già dichiarato prima del prossimo vertice che si tratta di mettere alla prova la serietà di Putin. Per questo motivo l'Ucraina, che dovrebbe essere maggiormente coinvolta nei negoziati, non parteciperà all'incontro, cosa che suscita aspre critiche. Friedrich Merz della CSU invita il presidente ucraino Zelenskyj a partecipare e ha organizzato un incontro virtuale con Trump e Zelenskyj il 13 agosto per fare pressione sulla Russia.
Voci dal Congresso Usa e dalla Nato
Anche l’umore nel Congresso americano è diviso. Mentre alcuni senatori, tra cui Graham e Richard Blumenthal, stanno lavorando a un pacchetto di sanzioni contro la Russia con tariffe fino al 500%, Trump non ha ancora preso posizione su queste proposte. L’esperto militare Nico Lange avverte che Trump non garantirà la sicurezza dell’Europa e dovrebbe invece aumentare la pressione su Putin. Sullo sfondo, anche l’ex consigliere di Trump Steve Bannon esprime scetticismo riguardo alle sanzioni e non vede alcun interesse di sicurezza nazionale per gli Stati Uniti nel conflitto in Ucraina.
La situazione geopolitica è ulteriormente complicata dall’atteggiamento della Russia, che non vuole fare alcuna concessione per la sua posizione, così come dalle preoccupazioni della NATO, che invita la Russia ad allentare la tensione. Il presidente Putin ha respinto i timori di un’invasione come infondati e ritiene che gli Stati Uniti abbiano il dovere di scendere a compromessi mentre i paesi occidentali devono concordare una linea chiara nei confronti di Mosca, come osserva br.de.